la_nuova_iva_2011

La nuova IVA europea e nazionale. L’evoluzione verso il regime definitivo
di Paolo Centore

L’anno 2010 è stato caratterizzato da un’intensa produzione normativa in sede comunitaria, culminata nel documento della Commissione europea sul progetto dell’Atto sul Mercato Unico (com. 2010/608 del 27.10.2010) e nel cd. Libro Verde sul Futuro dell’IVA (doc. com. 2010/695 del1.12.2010). In più, all’inizio del 2011, è stato finalmente approvato il testo della rifusione del Reg. UE 282/2011 del 15.3.2011 con un significativo impatto sulle regole che disciplinano l’imposta, in particolare, nell’ambito della territorialità delle operazioni.

Accanto a questi interventi di indubbio valore programmatico, non vanno dimenticate le modifiche alla direttiva 2006/112/CE approvate nel corso del 2010 e le norme regolamentari del Reg. CE 904/2010,di rifusione del previgente Reg. 1798/2003 sulla cooperazione internazionale e la lotta alle frodi.
In attuazione di questo principio, l’opera si collega al contenuto del Codice dell’IVA Nazionale e Comunitaria (Ipsoa, 2010) nel quale il commento analitico delle singole disposizioni del decreto 633/1972 e del D.L. 331/1993 è doverosamente influenzato dalle modifiche, all’epoca annunciate, ed ora approvate.
La correlazione fra i due volumi non è di semplice integrazione ed aggiornamento dell’uno (il Codice) rispetto all’altro (l’opera sulla Nuova IVA europea e nazionale) ma, si può sostenere, di completamento didattico, operando quest’ultimo su un piano diverso di esame delle disposizioni che regolano l’imposta.

Il Codice rappresenta, così, la visione statica dell’impianto normativo, mentre la visione dinamica è affidata all’odierna opera: entrambi consentono all’operatore di giungere alla comprensione effettiva dei meccanismi che sono posti a base di questa imposta, sempre più europea e sempre meno nazionale.